Contributo di ISDE Italia

Un medico per l'ambiente

Lorenzo Tomatis è mancato il 21 settembre 2007: ci sentiamo addolorati, sgomenti, soli.
E non soltanto noi Medici per l' Ambiente, che abbiamo avuto Lorenzo come maestro e, dal 1990, Presidente del Comitato Scientifico Internazionale di ISDE, ma anche tutti coloro che, come abitanti di questo pianeta, hanno a cuore il destino dell’uomo. Lorenzo Tomatis è stato infatti grande come medico, come ricercatore, come scrittore, ma soprattutto come uomo: ed è stato per ciascuno di noi un maestro perché ha messo sempre al primo posto, fino all'ultimo suo giorno di vita, il rispetto per la vita, e per la dignità dell’uomo.

Non sembrino esagerate queste parole: se la strada indicata da uomini come Lorenzo fosse stata seguita, il mondo sarebbe oggi diverso, più a nostra misura, meno inquinato, più equo.

Lorenzo nasce a Ancona nel 1929 e si laurea in Medicina, sperimentando, già al momento della laurea, la protervia baronale di un professore che utilizza per la propria libera docenza il lavoro sperimentale da lui condotto per oltre un anno. Deluso ed amareggiato si laurea con una tesi sulla poliomielite. Giovane medico lavora poi in un istituto per malati cronici di TBC, toccando con mano la sofferenza e la rassegnazione di una umanità dal destino in gran parte segnato, che ricorderà magistralmente nelle pagine del romanzo autobiografico Il Fuoriuscito. Abbandonando un mondo accademico in cui non trova spazio, si trasferisce negli Stati Uniti nel 1957 e nel 1967 approda a Lione, dove crea e dirige l’Agenzia per la Ricerca sul Cancro (IARC) fino al 1993. Negli anni in cui dirige la IARC lavora con passione e rigore metodologico: la sua produzione scientifica è amplissima e vedono la luce in quegli anni, sotto la sua direzione, le monografie IARC, nelle quali prende forma l'attuale sistema di valutazione e classificazione delle sostanze cancerogene.

Il suo rigore scientifico ed il suo acume di ricercatore si declineranno sempre intorno a una visione della scienza, della medicina e della ricerca al servizio dell'uomo.
In un mondo accademico sempre più chiuso e condizionato da dogmi e in una medicina sempre più “ distratta” e sempre più influenzata dalle corporations e dai potentati economici Tomatis ha continuato a dare una testimonianza tenace, limpida, coerente del valore etico della Medicina. Con lungimiranza già da qualche decennio Tomatis aveva identificato nelle generazioni a venire le vittime innocenti della deriva della nostra civiltà , questa era la sua preoccupazione più viva: “ le generazione a venire non ci perdoneranno il danno che stiamo facendo loro”. Noi Medici per l’ Ambiente che abbiamo avuto la grande opportunità di conoscerlo ed amarlo e di averlo come Maestro in questi anni, cercheremo di essere sempre all’altezza del suo insegnamento e di conservare la sua memoria.