Contributo di Ferdinando Laghi

A voce bassa

In Memoria di Lorenzo Tomatis
La notizia della scomparsa del professor Tomatis è stato un evento doloroso, come quando perdi una persona di famiglia. Anche se avevo con Lui un rapporto di conoscenza relativamente recente, seguito da scarsa frequentazione, che vorrei, ma che certo non posso permettermi, definire di amicizia.
Raccontare qualcosa di Lui me lo fa sentire ancora presente e dunque lo faccio volentieri. L’ho conosciuto ad Arezzo, qualche anno fa, ad una riunione dell’ISDE. Non sapevo chi fosse. Ho ascoltato il suo intervento, fatto a voce bassa, denso di qualità e contenuti. Ma la cosa che mi ha particolarmente colpito è stata la sua risposta a chi gli chiedeva un commento su alcune discutibili opinioni, riportate dalla stampa, di un noto oncologo italiano. Dopo un elenco dei meriti scientifici e di lodevoli iniziative del Collega, il professor Tomatis concluse, con un po’ di imbarazzo, forse di dispiacere, stringendosi nelle spalle e allargando le braccia:”…è nell’errore… è nell’errore”. Con estremo garbo, grande chiarezza e con quella naturale autorevolezza che, credo, pochissimi, non solo in Italia, avrebbero potuto esibire.
Ho poi avuto modo di invitarlo per un Convegno di Oncologia a Castrovillari. Proponendomi il titolo della sua relazione, lui scriveva a me che ne valutassi pure serenamente la congruità rispetto ai temi da affrontare e che, in ogni caso, ci sarebbero state eventualmente altre occasioni di incontro… Purtroppo, il trasferimento a Lione rese impossibile la sua presenza. Negli ultimi mesi l’ho sentito qualche volta, per stargli vicino e sentirlo vicino. E mi faceva molto piacere che mi chiamasse con il mio nome di battesimo. Anch’io, come tanti, lo porterò sempre nella memoria e nel cuore.

Ferdinando Laghi
Castrovillari, 26 settembre 2007