Un suo testo autobiografico
dal titolo La grande tela è stato pubblicato all'inizio
di settembre 2007 all'interno di Tutti i numeri sono uguali a cinque,
una raccolta di 21 racconti scritti da scienziati di diverse discipline.
Ringraziamo la casa editrice Springer e i curatori dell'opera per averci
permesso di pubblicarne un estratto.
Estratto
de "La grande tela"
Libri
che lasciano il segno
In quarant'anni Tomatis
ha pubblicato parecchi saggi e romanzi. Per illustrarne lo stile e il
valore, riportiamo le parole che Giulio Maccacaro ha anteposto a La
ricerca illimitata, pubblicato nel 1974.
«Tomatis è uno di quei
timidi che han sempre l'aria di voler scomparire ma - assidui testimoni
di inapparenti vicende - coltivano l'arte di una vibratile presenza
appena defilandosi dietro uno schermo d'occasione o di stile. E lui
si faceva schermo di uno specchio: così, chi allunga lo sguardo
si ritrova con la propria immagine e con molte altrui, riflesse e rifratte
in una luce un po' scialitica. Questo specchio – dove appaiono
molti altri volti ma un solo profilo dell'autore – è il
diario che Tomatis tiene da molto tempo e del quale concede rare letture
(...).
Sono pagine brevi, note rapide, spesso soltanto poche righe: scritte,
si immagina di sera, quando per un breve momento, caduto il rumore quotidiano,
si può riascoltare il suono del giorno compiuto a ritrovarne
qualche senso o – amaramente – nessuno.
Sono anche, in una scrittura sobria e accennante, ricognizione di luoghi,
incontro con uomini, giornale di esperienze, trama di memorie. E sono
ancora invito, traccia, guida per una visita disincantante a certo riservato
milieu delle scientocrazie internazionali.
Tuttavia, se fossero soltanto queste cose e se così dovesse leggersi
– quasi fogli di un taccuino asciutto e godibile, autentico ed
insolito, ma pur sempre estemporaneo e privato – sarebbe incospicua
la resa ed esile la ragione delle pagine che qui, invece raccolgono
ben altro: una meditazione severa fino al risentimento e sincera fino
all'autocritica sul fare scienza e sul fare medicina, oggi: in particolare
sul fare scienza per la medicina»
I
libri
Il laboratorio
(Einaudi 1965; Sellerio 1993)
Il laboratorio. Trent'anni
dopo (postfazione di Renzo Tomatis all'edizione del 1993)
Quando questo libro fu scritto e pubblicato, a metà degli anni
Sessanta, suscitò subito interesse, scalpore e un certo scandalo.
Erano gli anni iniziali del centro-sinistra, un dollaro valeva attorno
a seicento lire, s'accendevano le polemiche sulla "fuga dei cervelli"
oltreoceano, molti speravano e quasi credevano che si aprisse per l'Italia
un'era di modernità, forse un po' più giusta, come un'uscita
da uno strano, prolungato, feudalesimo. E una delle più persistenti
strutture feudali questo libro descriveva: nel diario di un giovane
medico destinato alla fama professionale, negli Stati Uniti per un periodo
di ricerca, il laboratorio americano – dove lavorava – e
l'istituto di ricerca italiano – dove periodicamente ritornava
per mantenere i legami – si contrapponevano come due sistemi;
si offrivano alla comparazione parallela. Piccolo nido della ricerca
specializzata, il primo: e talvolta, forse spesso, luogo di aspra competizione.
Complessa piramide burocratica, l'istituto italiano, volta alla perpetuazione
di una gerarchia e di un potere personale, incardinato in altri poteri
personali e gerarchici, ma abitato da persone gentili, facondi umanisti,
brillanti conversatori. Nella nota di oggi al Laboratorio (dal titolo
Trent'anni dopo), l'autore dice che più che la denuncia colpisce
la mitezza; ma resta la forza comparativa, non tanto tra Italia e America:
tra Italia e Italia, anni Sessanta e oggi. Ebbene, come dice Kurt Vonnegut
nel Grande tiratore: "Volete sapere una cosa? Viviamo ancora nel
Medioevo". Semmai, da quelle strutture feudali, sembra scomparsa
la Cavalleria.
(dal risvolto di copertina
dell'edizione Sellerio)
La
ricerca illimitata (Feltrinelli
1974)
Prefazione di Giulio A. Maccacaro (prossimamente disponibile su questo
sito)
Visto
dall'interno (Garzanti 1976)
Storia
naturale del ricercatore (Garzanti 1992)
La
rielezione (Sellerio
1996)
Recensione
di Franco Carnevale
Il fuoriuscito
(Sironi 2005)
"Quando mi sono venduto?" Mi interruppe con
una delle sue gran risate. "Oppure, diciamo, quando mi sono lasciato
comprare? Quando ho capito che la ricerca è al servizio del potere
e che il ricercatore è un'oca che produce uova d'oro e che quell'oro
andava tutto sulla tavola di chi comanda".
Recensione
di Franco Carnevale
Recensione
di Paolo Vineis
Intervista Corriere della
Sera (2005)
Intervista
La stampa (2005)